"Raggiungere la pace dei sensi" significa insegnare alla bambina come si pulisce la "seggetta" del water dopo che è uscito il babbo.
domenica 28 agosto 2011
lunedì 15 agosto 2011
ricordando Fulvia
Ricordare Fulvia per omaggiarla
è facile…..l’ ho salutata una prima volta dall’ angolo dell’ ex Cinema
Parrocchiale Giosuè Borsi………respiravo a fatica, non ero riuscita in quei mesi
neanche a chiedere a Giovanna se Lei poteva ricevermi…….ora ricordo solo che ho
pregato molto per lei e dopo la prima a Marradi di “Hello! Dolly”il “musicall”
che proprio lei mi ricordava, a maggio le ho portato “rose bianche”.
Giovinetta sprizzava energia da tutti i pori.
Giovinetta sprizzava energia da tutti i pori.
“Ma Fulvia!!!!????”……no… non ti
faceva finire il discorso, intuiva al “volo” cosa volevi dirle, rigirava il suo
bel corpo sinuoso con una piroetta, faceva due passi, e tornava da noi esclamando
con enfasi “la vita è bella, ma voi, non ve la sapete godere!” quando cercavo
di scavarle “dentro” si chiudeva “a riccio”, sorrideva e sorridendo allora mi
guardava negli occhi fissa e mi diceva piano e molto lentamente “ lo sai, vero,
io la vita me la voglio goder”
Le doti comunicative non le
mancavano, ricordo che eravamo assieme a Faenza nell’anno 1966 (?) / 1967 (?) all’
Educandato “Istituto Righi” in Via Ugolino d’ Azzo Ubaldini……….. credo…
…..potete ridere ed anche
immaginare la lettera che mettevamo davanti a quell’ “Azzo”!
Era il mese di maggio, durante
la festa dell’ Istituto, nel teatrino
della Scuola Elementare del collegio.
Con Fulvia si poteva fare di
tutto: recitare, ballare e cantare , era anche un’ attrice nata.
Assieme ad una collegiale
fissata per le operette lei ed io cantavamo“Il Nabucco” di Verdi……
Vi verrà spontaneo pensare fra
di Voi, ma e l’ “Arpa d’ Or????”come avranno fatto a farla……
Si….si….si…. Lei faceva l’” Arpa
d’ or” con me…….dopo aver sorseggiato un bicchierino di Stock 84 in bottiglietta
piccina.
Era un’ artista nelle ricerche
storiche di archivio, non era mai contenta, ogni documento che con facilità
leggeva le apriva immediatamente nuovi percorsi di ricerca, ne restava quasi
affascinata e sorpresa esclamava “ci vorrebbe tempo e tanta pazienza che io non
ho più!”
Ho sempre saputo ben poco del
Maestro di Marradi, ma Lei, nel predisporre il suo testo sulla storia della
Badia di S. Reparata, me ne parlò così tanto e con un tale trasporto emotivo ed
entusiastico, che ci lasciammo esaltate con il fermo proposito in estate di
andare ad Avignone assieme per confrontare una sua opera, là presente, con
quelle della Badia.
Non ci siamo riuscite Lei ci ha
lasciato troppo improvvisamente.
“Quelli della mia età” a suo tempo
cantata ufficialmente da Francoise Hardy in francese e da Fulvia tradotta e
cantata in latino “maccheronico”, che tanto “maccheronico poi non mi sembra”
Illi qui habent
ipsam aetatem
Habent unquem
aliquem amare
Illi qui habent
ipsam aetatem
Habent unquem
aliquem stare
Et manu in manu
Iverunt planu planu
Iverunt inter vias
Loquendi amoris
Ego sola debeo
ire
Sola sola sine
amore
Sine quo
potesmi dare
Momentum amoris
Omnes dies et nottesque
Sunt egales per
me
Omniae maniae
sempre
Tristes est
manere
Soli sic
Illi qui habent
ipsam aetatem
Habent unquem
aliquem amare
Illi qui habent
ipsam aetatem
Habent unquem
aliquem stare
………………………………..
Quelli che hanno la stessa mia età io li vedo due a due passar. Quelli che hanno la stessa mia età hanno tutti qualcuno da amar. E, la man nella mano, se ne van piano piano, se ne van per le strade a parlar dell'amore. Solo io devo andar sola sola, senza amor, senza chi mi può dar un momento d'amor. Tutti i giorni e le notti sono uguali per me. Tutti pieni di noia. È triste restare da soli così! Quelli che hanno la stessa mia età fanno insieme progetti d'amor. Quelli che hanno la stessa mia età han negli occhi la felicità. E, la man nella mano, se ne van piano piano, se ne van per le strade a parlar dell'amore. Solo io devo andar sola sola, senza amor, senza chi mi può dar un momento d'amor. Con i ragazzi che han la mia età potrò anch'io conoscer l'amor. Con i ragazzi che han la mia età avrò anch'io qualcuno per me. Con la man nella mano per andar piano piano, per andar per le strade a parlar dell'amore. Io l'aspetto per restar sempre insieme, solo noi, solo noi a sognar una vita d'amor. |
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